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STORIA DELL'AEROPORTO

Sorto nel 1939, fu utilizzato come aeroporto militare fino al 1970, anno in cui venne fondata la SACBO (attuale ente di gestione) e prese avvio l’attività civile che in poco tempo divenne prevalente e, dal 1978 esclusiva dopo lo scioglimento del reparto volo dell’Aeronautica.

I promotori partivano dalla constatazione che nel corso del successivo decennio il traffico aereo nazionale sarebbe raddoppiato e che gli aeroporti di Malpensa e di Linate sarebbero stati insufficienti: era quindi necessario un terzo aeroporto di classe B o C. Orio al Serio sarebbe stato quindi utile a questo fine per i collegamenti nazionali, internazionali a breve raggio, per i voli charter e per il traffico turistico e, inoltre, come “alternato” a Linate.

Il 16 luglio 1971 il Consiglio superiore dell’aviazione civile diede parere favorevole all’inizio dei voli, approvando i collegamenti con Roma, Cagliari, Catania e Alghero.

Il 21 marzo del 1972, l’aeroporto di Orio aprì ufficialmente l’era dei voli commerciali. Due voli al giorno per Roma e uno per Catania furono i primi collegamenti, ai quali si aggiunsero voli giornalieri per Cagliari, Corfù, Crotone e Lecce.

Negli anni Ottanta l’attività charter, fino allora sporadica, cominciò a crescere come quantità di voli e numero di passeggeri, prendendo una specializzazione che sarebbe rimasta una caratteristica di Orio: quella dei voli con mete religiose.

L’altro segmento che negli anni avrebbe connotato la specializzazione dello scalo bergamasco – quello del trasporto merci – prese consistenza a partire dal 1985.

Dal 1987 al 1990 l’aeroporto fu interessato da una serie di interventi mirati al potenziamento delle infrastrutture, che comprendevano il primo lotto della nuova aerostazione destinata ai passeggeri in partenza, l’ampliamento del piazzale aeromobili, l’allungamento della via di rullaggio e la realizzazione di due raccordi, il completamento del centro merci, l’ampliamento dell’aerostazione preesistente da destinare agli arrivi, l’apertura di un servizio ristorante e mensa per operatori e per passeggeri in transito. La potenzialità dell’aerostazione così ampliata venne calcolata in un milione e mezzo di passeggeri all’anno.


Il 1995 determinò una complessiva crescita del trasporto aereo in Italia e nel mondo. Orio in quegli anni si proponeva come aeroporto di riferimento della Lombardia orientale, in funzione della sua centralità geografica in quest’area di forte sviluppo industriale e insediativo. Per rispondere alle nuove esigenze connesse al prevedibile aumento del traffico aeroportuale, vennero realizzate alcune infrastrutture necessarie a sostenere l’incremento dell’attività.

Dal 1998 al 2000 gli interventi previsti dal Piano di sviluppo aeroportuale permisero il raddoppio dell’area chek-in, la realizzazione di uffici al primo piano dell’aerostazione, l’ampliamento della zona arrivi, nuovi spazi al piano interrato, l’apertura di un luogo di culto multiconfessionale, il completamento dell’impianto luci pista, i raccordi fra pista e via di rullaggio e sei nuove piazzole per aeromobili. Alla fine del 1998 la gamma di servizi di supporto dello scalo venne ampliata con l’apertura di Oriocenter, un grande centro commerciale a disposizione dei viaggiatori, sorto al di là dell’autostrada.
Nel 2000 i controlli di sicurezza dei bagagli sono stati affidati a una società specializzata.
 

Testo tratto da:

Alma Pizzi - Le ali di Bergamo, 2000 edizioni Oros

Gianni Porfidia - Orio al Serio nel tempo e nella cronaca, 1972


 

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