ANNULLO FILATELICO "KAROL IL GRANDE"
Una mostra singolare quella che vi abbiamo presentato dal 30 aprile all’8 maggio presso il teatro comunale e che ha visto come protagonista il Beato Giovanni Paolo II attraverso gli annulli postali collezionati dall’amico Edoardo Dolazza un appassionato di marcofilia.
Ripercorreremo il suo Pontificato, soprattutto attraverso i viaggi da lui compiuti per portare le parole del Vangelo tra le genti del mondo. Lui che, come Papa Roncalli e Papa Luciani, proveniva da una famiglia di gente umile e povera.
Un Papa che ha conosciuto il pesante lavoro degli operai perché lui stesso e’ stato operaio, che ha vissuto le persecuzioni del regime nazista prima, e comunista, dopo la seconda guerra mondiale; che ha visto la sua nazione, la Polonia, violentata nelle persecuzioni della popolazione e smembrata nei suoi confini perché schiacciata da potenze come la Germania e la Russia e destinata ad accogliere il maggior numero di campi di concentramento per lo sterminio del popolo ebraico. Ricostruire l’identità di questa nazione, dopo la guerra non è stato facile. Carol Wojtyla sicuramente ne è stato uno degli artefici. Con questa sua esperienza vissuta in patria, dopo l’elezione a successore di Pietro, ha cercato in tutti i modi di farci capire che l’esistenza terrena è apertura, è speranza, non è paura!
Personalmente conservo un bel ricordo di quella sera del 16 ottobre 1978, quando, alle 18,45 fu annunciato il nome del nuovo papa. Si chiamava Carol Wojtyla. Io, che avevo 11 anni, associai subito quel cognome alla figura di un’ aquila che vola sulle alte cime delle montagne. Un cognome che si apriva a qualcosa di nuovo. Molto probabilmente ebbi ragione nell’immaginare l’operato del nuovo Papa.
I cambiamenti che avvengono in qualsiasi campo, sono sempre caratterizzati da persone nuove con idee ed energie moderne, atte a promuovere, nel rispetto reciproco, la crescita umana; un po’ come è avvenuto per la chiesa, prima con Papa Giovanni XXIII, e poi con questo Papa. La speranza per noi adesso è che i moniti e gli insegnamenti di questo grande Papa, che ci ha accompagnato alle soglie del terzo millennio, siano sempre vivi e continuino a tracciare in tutti noi il cammino anche per le generazioni future.
Simone Poma
Assessore alla Cultura